lunedì 5 agosto 2013

Evoluzione di un bambino disabile

C'è stata una graduale evoluzione per quanto riguarda l'integrazione del bambino disabile all'interno della scuola:

  1. Passato: la parola che caratterizza questo periodo è "INSERIMENTO". I bambini che presentavano un deficit e che non avevano caratteristiche simili ai bambini che venivano considerati  "normali", venivano messi nelle scuole differenziali. "tutti insieme confusamente!"
  2. Presente: la parola che caratterizza questo periodo è "INTEGRAZIONE". Si vuole assicurare a tutte le persone, con o meno disabilità, di sviluppare le proprie potenzialità e cerca di rimuovere ogni ostacolo che interrompa lo sviluppo. Principale fondatore di questo pensiero è  il pedagogista Andrea Canevaro, il quale sostiene , anche, che integrare una persona non vuol dire standardizzarla. "Separati per categoria"
  3. Futuro: la parola che caratterizza questo periodo è "INCLUSIONE". In futuro si potrà parlare anche di pedagogia inclusiva. Quest'ultima sostiene che tutti i bambini possono imparare e sono diversi. La diversità non deve essere vista come una caratteristica negativa, ma come un punto di forza per iniziare un nuovo cammino. "Domani nella comunità sociale"
L'evoluzione , o meglio il passaggio tra integrazione e inclusione, si potrà realizzare nel momento in cui l'integrazione diventa AUTENTICA, cioè nel momento in cui si realizza il pensare speciale. Questo tipo di pensiero ci permette di vedere la persona disabile come risorsa e non come danno e, inoltre, ci aiuta a riconoscere che le strategie che vado a mettere in gioco diventano opportunità per tutti.

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